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Dall’Urbani a Dublino: 160 studenti in viaggio-studio

Dopo gli anni della pandemia sono ripresi gli scambi con l’Irlanda, la ‘Silicon Valley d’Europa’

Possono essere vari e diversi i motivi per i quali si decide di intraprendere un soggiorno-studio all’estero: curiosità, desiderio di conoscere e di immergersi in ambienti e culture diverse da quella di appartenenza, voglia di crescere e mettersi in gioco, accrescere la motivazione e l’autostima individuali, approfondire e migliorare le proprie competenze linguistico-comunicative, personali e relazionali. Con questi ‘buoni propositi’ è ripartito, dopo i tre anni di sospensione dovuti alla pandemia, lo stage linguistico di lingua inglese a Dublino: un’opportunità che l’IISS ‘Carlo Urbani’ di Porto Sant’Elpidio ha voluto dare ai propri studenti, per arricchire ulteriormente il loro bagaglio formativo, e la stessa offerta formativa dell’istituto.

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Un progetto molto impegnativo nell’aspetto organizzativo, che ha visto la partecipazione di 160 alunni provenienti da tutti gli indirizzi del Polo, partiti scaglionati in tre diversi gruppi: dal 7 al 14 ottobre il primo, dal 14 al 21 il secondo e dal 21 al 28 il terzo. Undici gli insegnanti che si sono messi in gioco per accompagnare i ragazzi e affiancarli in questa bellissima esperienza: Noemi Alessandrini, Cristina Berdini, Maria Rosaria Berdini, Vermiglia Concetti, Daniele Giacomozzi, Fabiola Isidori, Francesca Leoni, Monica Lucaroni, Marinella Marini, Domenico Sermarini e Chiara Tartufoli.

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Il programma prescelto ha coniugato il corso di lingua presso la scuola ‘Apollo’ al n. 5 di Lad Lane, con attività extrascolastiche sia guidate sia libere: dalla visita dei musei (National Gallery, Chester Beatty Library) e dei siti iconici della città (The Spyre, Ha’penny Bridge, Temple Bar, The Statue of Molly Malone) ai momenti di shopping e svago; dai viaggi sui mezzi pubblici della città a momenti di pura immersione nei colori del paesaggio e della natura irlandese. Indimenticabili la visita guidata al Parco Nazionale Glendalough e l’escursione ad Howth; impagabile l’incontro con le foche.

A tutto questo si aggiunge il tempo della ‘quotidianità familiare’ trascorso appunto presso le famiglie locali che hanno ospitato i ragazzi, vere ed uniche occasioni di crescita personale prima ancora che culturale. Grande la soddisfazione da parte degli alunni, dei genitori, dei docenti e soprattutto della dirigente scolastica, prof.ssa Laura D’Ignazi, che non si sottrae mai agli stimoli ed alle proposte, a volte coraggiose, dei suoi docenti per andare ‘oltre’ ristrette seppur dignitosissime pareti delle aule scolastiche.